Limiti e potenzialità dell’ancoraggio – Potere dei ricordi

Falò

La foto è di mia cugina Ginevra realizzata al falò di Alì Terme (2017)

Introduzione

A voi piace ricordare? Quante volte vi trovate a ricordare? Quanto i ricordi possono darci forza o togliercene?

Io amo ricordare. Lo faccio in treno, in macchina, in metrò, mentre cammino. Ogni momento è buono per perdermi un po’ nei meandri della mia memoria e negli scherzi del mio ippocampo. Magari non è noto a tutti. Mi perdonino gli esperti di neuroscienze per le inesattezze che potrei esprimere per semplificare i concetti. Mi aiutino gli appassionati di Inside out (film della Pixar che parla in modo semplice di come funziona il nostro magico cervello). L’ippocampo, situato nel lobo temporale, tinge di emozionale tutte le informazioni, gli eventi, i fatti che ci sono accaduti, regalando loro quel sapore dolce, amaro, fastidioso, pauroso, … che poi viene riassaporato (in alcuni casi si fa per dire :)) quando i ricordi vengono rievocati.

Mi succede da quando sono piccolo. Ogni tanto accade qualcosa per cui mi siedo e inizio a ripercorrere le tappe della mia vita. Non immaginatemi come il ragazzino di nome Chunk, protagonista del film Goonies, che ripercorre ogni dettaglio (chi è cultore di questo film di Steven Spielberg riderà con me al solo ricordo di Chunk che, sotto interrogatorio alla domanda “raccontaci tutto! Tutto tutto!” risponde con “quando ero alle elementari…”).

Pensate, invece, agli highlight di una partita di uno sport. Le azioni più importanti, i punti presi, subiti, i falli, le intemperanze, … Ogni elemento che per una qualche ragione si discosti dalla linea della normalità. Che provochi in noi un’emozione e uno stato d’animo.

Funzionamento dell’ancoraggio

Cosa è

Nel rivivere ogni passaggio, il mio corpo, e io con lui, si ritrova immerso nelle stesse emozioni provate. In programmazione neurolinguistica lo chiamano ancoraggio o condizionamento neuroassociativo. Il nostro cervello è settato per associare sensazioni fisiche a risposte chimiche che determinano i nostri stati d’animo. Quando un evento provoca sensazioni fisiche ed emozionali viene memorizzato e il solo fatto di ricordarlo libera la possibilità di rientrare nello stesso stato vissuto in precedenza.

Magari a un’intensità minore. A volte a un’intensità maggiore. Sembra assurdo. A volte i ricordi sono più potenti degli stessi fatti accaduti. E serve qualcuno che sappia disancorare le reazioni chimiche dai ricordi per liberarsi da quanto generato da essi. Ne sa qualcosa chi è aracnofobico o chi ha avuto incidenti dove la paura che rimane dentro è superiore agli stessi effetti dell’incidente avvenuto.

Tutta la nostra vita è intrisa di ancore (elementi a cui abbiamo associato delle reazioni, a volte possono essere degli oggetti, a volte dei ricordi, a volte dei gesti). Vi è mai capitato di sentire un certo profumo e di immergervi, all’istante, in un particolare momento accaduto tempo prima? Può essere l’odore di una persona o quello di un biscotto, può esservi associata la prima fidanzata, il primo amore o il calore della nostra adorata nonna. La cosa che mi colpisce maggiormente è la velocità e l’immediatezza del processo.

Ancoraggio

Tutto avviene all’istante. E, soprattutto l’ancora viene rinforzata quando l’associazione tra evento e sensazioni si manifesta innumerevoli volte. Nella pratica, serve sempre meno stimolazione per attivare il circuito che riporta la reazione chimica e così lo stato emozionale conseguente. Ogni abbraccio rinforza la connessione tra odore e piacevole di appartenere. Ogni merenda consolida così la percezione di benessere e sicurezza che nonna ci ha regalato con i suoi prelibati biscotti.

L’atto di ricordare è un modo per rigenerare in continuazione l’associazione e fornire ulteriore energia al legame ormai quasi indissolubile tra eventi e reazioni. Tra ricordi e emozioni.

Il potere dei ricordi

Nella sostanza, quindi, il fatto stesso che io ripercorra i miei highlight mi dona forza. Aumenta il potere che io posso agire. Mi regala così la possibilità di godere ancora di più della bellezza di ciò che mi ha fatto diventare chi sono.

  • I miei amici e le volte che mi hanno dimostrato la loro presenza.
  • I miei luoghi e la forza che sanno infondermi anche quando ne sono lontano.
  • Le mie vittorie e l’entusiasmo che hanno lasciato dietro.
  • Le mie sconfitte e l’energia dovuta alla rabbia che mi sono rimaste dentro.

Chi mi conosce lo sa. Sono nato sullo stivale, ma amo le isole quanto un isolano. Sono un eterno innamorato della Sardegna e della Sicilia. Quest’ultima (la Sardegna avrà un capitolo a parte), la terra di mio padre, è stata teatro di tutte le mie vacanze della mia fanciullezza. Credo di aver riposto in quel paese tutta la mia felicità di bambino, di adolescente, di quasi adulto e ora anche di adulto. Le fasi della mia vita sono state scandite dalle onde di quel mare. Ogni volta che sono mancato, è mancata una parte di me. Ma nella realtà, scoprirete che non sono mai realmente mancato. 🙂

Il falò delle emozioni

Mi trovo sempre in difficoltà nel descrivere quel che provo. Malinconia in salsa agrodolce. Ogni ciottolo del mare mi richiama alla mente un momento. La prima volta a galla, il primo bacio, il primo falò, la prima sbronza, la prima stella cadente, la prima ferita, … La prima amicizia indissolubile malgrado le distanze. Distanze che, a volte, sembrano davvero difficili da colmare con telefonate e messaggi. Un legame che dura da soli 34 anni e di cui ho raccolto nella mia mente innumerevoli fotogrammi legati ad avventure per me incredibili. Oggi, lo ammetto, alcune, a ripensarci razionalmente, non sembrano così impressionanti. Io, dall’altro lato, preferisco mantenere vivo quel primo ricordo, per come si era confezionato:

  • Un volo incolume da una balaustra grazie al super equilibrio
  • Una caduta da un albero di fico raccogliendo la legna per il mitico falò
  • Le camminate notturne per mangiare nel paese vicino (Nizza di Sicilia), magari dopo una bella litigata per decidere la meta
  • Le escursioni all’interno del cimitero per ritrovare di notte i nostri nonni e ringraziarli per averci fatto conoscere

Ne potrei inserire mille di aneddoti. Come sa chi frequenta Alì Terme, i ciottoli, i massi, sono infiniti come le tantissime persone che per una ragione o per l’altra hanno fatto tappa per questo luogo.

Spiaggia di Alì Terme 2

Ricordando si impara

Quest’anno Alì è rimasto solo nei miei ricordi e nella mia immaginazione. Non per questo non ci sono andato con il mio cuore. La  mente ogni tanto fa brutti scherzi, ma tante volte ci offre la possibilità di fare cose che sembrano impossibili. E di questo la ringrazio. E ringrazio il mio paesino e tutti i miei compagni di viaggio che in questi anni hanno fatto parte di questa lunga storia (Andrea, Nino, Marcolino, Pepo, Dalila, Ramona, Valeria, Graziana, Roberta, Alessandro, Marco, Rosita, Giovanna, Carmen, …)

Gli ancoraggi, al di là di essere utili per mantenere vivi i ricordi e le emozioni, (Santo Ippocampo 🙂 ), sono in grado di rievocare energie quando ne vorremmo di più. Non è un caso che gli sportivi abbiano una capacità innata di utilizzare questa forma di auto ricarica. Tutti ricordano Valentino, prima di un gran premio di moto, accovacciato sulla propria moto intento a meditare, riflettere, ricordare… Tutti abbiamo presente i discorsi degli allenatori capaci di muover l’anima dei propri sportivi.

Ancorare alle parole e ai gesti emozioni e sensazione funziona e può liberare ancor di più il nostro potenziale e quello delle persone a noi accanto. Se pensi che a te non sia accaduto… Ripensa a come hai vissuto e vedrai che di situazioni simili alle mie ne avrai vissute tantissime. Serve curiosità. Non appena scoprirai come sia naturale, ti verrà spontaneo utilizzarlo sempre di più per raggiungere tutto ciò che vorrai. Anche Alì Terme (o la meta che per te è importante raggiungere e di cui vuoi cibarti anche a distanza) quando ti ritrovi lontano.

Ho sempre amato i miei ricordi e oggi li amo ancora di più. E così mi ri immergo nei meandri della mia memoria e negli scherzi del mio ippocampo.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *