Essere Paziente: uno storytelling fatto di ironia, forza di volontà e tanto dolore

Introduzione

Quante vite abbiamo?

Una si potrebbe semplificare. Forse però è una risposta troppo semplice. Ci sono eventi naturali che cambiano il corso di una normale vita. Si passa dall’infanzia all’adolescenza, alla maturità. Già tre vite molto differenti.

Altre volte le maturità sono più di una, perché tanti eventi ci possono segnare in modo profondo e farci ricominciare da capo in altro modo, con altri punti di vista. Ci sono incontri che ci trasformano. Rimaniamo fisicamente noi, ma le cose cambiano talmente tanto che potremmo dentro non essere più il noi di prima.

È il bello e il brutto della vita. Tutto cambia, ma spesso non ce ne accorgiamo se non con il senno di poi. Scopriamo solo a distanza di tempo di quanto siamo mutati grazie a un particolare momento trascorso. Ho sempre amato ripensare ai momenti di scambio, quei momenti dove la vita ci incita a cambiare sussurrando però al vento e non nelle nostre orecchie.

Possono essere momenti sorprendenti, dolorosi, divertenti, paurosi. Tutto insieme intendo. Dipende dal modo con cui riusciamo a guardare e percepire le cose. Le cose non sempre sono come sembrano. E bisogna essere Pazienti per curiosare e scoprire il messaggio che c’è scritto per noi.

A volte i momenti mi arrivano dentro a dei libri che fanno scattare in me qualcosa. Una riflessione, un cambio di punto di vista, un sentimento nuovo. E oggi sono qui proprio per portarvi dentro a una lettura che vi consiglio di prendere come una medicina dell’anima. Almeno così è stato per me.

Essere Paziente

Walter Allievi lo conosco da tempo, abbiamo fatto tante attività insieme (poche comunque rispetto a quanto avrei voluto, ma il futuro è tutto da scrivere 😊), conoscevo anche buona parte delle storie raccontate all’interno del suo libro Essere Paziente.

Quindi cosa può avermi portato a dirvi di leggerlo?

La sua vita da un punto di vista teorico segue quel che ho scritto nell’incipit. Tanti accadimenti che ti cambiano la vita. Ma rispetto a una persona normale, Walter è stato segnalato a qualcuno dall’Alto che ha deciso di permettergli di sperimentare quella che i bravi psicologi chiamano resilienza.

La sequenza di cose che gli sono accadute è incredibile per una sola persona. Un tragico incidente che riesce a descrivere facendo nascere qualche sorriso che sembrerebbe quasi quasi irriverente verso un momento di morte. Ma lui sa come affrontarlo con parole poeticamente ironiche. Crude e dolci allo stesso tempo.

Un rapporto padre figlio invertito, in cui Walter si trova a badare chi dovrebbe essere il badante. Il mitico Sergione, che non ho conosciuto e che non ha così potuto cercare di prendermi le palle e strizzarle come olive o sperimentare il calcio volante dei gemelli Derrick in una sola gamba.

Una riabilitazione lunga diverse quaresime, oltre 8 anni, che avrebbe distrutto emotivamente un toro. Un incredibile sequela di incontri incredibili con medici bravi e medici “pirla”, per dirla alla Sergione che hanno causato l’allungarsi della guarigione e un saliscendi emotivo che potevano portarlo al KO.

Io non so se al suo posto avrei avuto le stesse forze, la stessa cocciutaggine, la stessa capacità di resistere al dolore fisico ed emotivo dovuto anche agli errori di chi avrebbe dovuto accudirlo, curarlo.

Come spesso è sottolineato nel libro, ognuno percepisce il dolore secondo le proprie modalità. Io ho sentito mentre leggevo le sue parole solo una piccola parte di quello che ha provato. Per quanto l’empatia possa aiutare, credo che un dolore lancinante sia davvero difficile provarlo leggendo.

Sono riuscito a entrare meglio nel dolore emotivo, perché ci sono immagini che più di altre hanno reso per me bene la durezza di ciò che ha affrontato.

Il non potere andare al cesso, la solitudine di chi deve rimanere quasi immobile. La difficoltà di autoregolarsi per evitare di compromettere la riabilitazione mangiando troppo ad esempio. Il dolore da causarsi volontariamente per poter ricostruire i tessuti della gamba.

Questa lotta contro tutto mi ha fatto capire quanta forza spirituale (non religiosa) abbia avuto a tali avversità. E lo fa capire con il suo piglio milanes fiorentino capace di rendere divertente anche le scene più assurde che gli hanno fatto cambiare più volte vita.

Mi ha fatto ridere, per esempio, pensarlo a Parigi, felice per avere trovato la sua dimensione ideale che riceve di punto in bianco una telefonata che lo costringe a un ritorno violento in patria. Mai pensare che le cose debbano fermarsi, perché c’è sempre un piano che non sappiamo che ci porterà altrove.

Nel libro scoprirete quante volte la vita gli ha tagliato le gambe. Eppure con il suo spirito da lottatore ha saputo rialzarsi riavvitando nel vero senso della parola le sue gambe (una in realtà), riuscendo nell’intento di tornare a fare quello che amava. Vivere pienamente la vita.

Cosa mi porto a casa

Per tutte queste ragioni, ti ringrazio molto Walter. Mi hai ispirato e mi ha regalato attimi di leggerezza incredibile. So che tante cose che vedo difficili ora, grazie alla tenacia, alla consapevolezza del ruolo della propria motivazione, possono essere superate.

Certo, ne sono consapevole, non tutte. Ci sono cose, come le malattie gravi, che spesso non danno tregua e che non possiamo cambiare. Forse in quei casi, riusciamo solo ad affrontare con la giusta dignità e spirito.  Per le altre, il libro lascia una incredibile sensazione di possibilità.

Grazie anche per aver reso la lettura leggera grazie al tuo stile simpaticamente irriverente che ha dato al libro una bellissima forza narrativa.

Grazie per aver reso ancora più vero il concetto di intelligenza emotiva che credo debba caratterizzare ogni persona. Hai navigato le emozioni, il dolore, riuscendo a prendere decisioni integrando anche la razionalità, riuscendo ad alimentare la tua motivazione oltre i limiti delle persone normali e a trasformare le battaglie in vittorie.

Spero di avervi convinto a leggere una bellissima biografia per conoscere cosa voglia dire per Walter Allievi Essere Paziente.

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