Co-design nella formazione aziendale – Progettare insieme è … meglio

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Ti piacerebbe ricevere soluzioni a tue esigenze sperimentando il co-design?

Ti piacerebbe ricevere idee e spunti utili da utilizzare dentro la tua azienda o ne tuoi progetti?

Hai mai provato a interagire con un bambino nella ricerca di una soluzione, stimolandolo a contribuire insieme a te alla produzione di un’idea?

Introduzione al co-design

Se hai risposto sì, ad almeno 1 di queste domande, questo articolo è il luogo giusto per te. 😊

Oggi, voglio parlarvi di un’iniziativa che stiamo organizzando, nata proprio attraverso un’attività di co-design. Ma cosa significherà mai questa parolaccia?

Si può tradurre con disegnare insieme o progettare insieme. È l’arte di prendere parte a qualcosa che è frutto del lavoro integrato di più teste e una metodologia che riesce a valorizzare il lavoro corale.

Insomma, le metodologie di co-design sono come un direttore d’orchestra: sanno prendere il meglio di ciascuno e metterlo al servizio dell’intera sinfonia.

Direttore d'orchestra

Da dove nasce il mio bisogno di co-design

Una bella opportunità di lavoro

In principio, ci fu la formazione. Nel lontano 2003, pensare di far parte di una squadra di formatori mi fece toccare il cielo con un dito. Avrei potuto parlare e essere pagato. Incredibile 😊

Avrei dovuto studiare un pochino, parecchio per la verità. Dovevo sapere tante cose per parlare così tante ore. La cosa non mi spaventava per nulla. Leggere è una delle mie passioni più grandi. Avevo solo un motivo in più.

La fortuna fu tanta. E non solo perché facevo parte di quel gruppo di training, ricco di belle teste pensanti e generose. La vera fortuna fu avere un capo che credesse in modo forte nell’idea del lavoro integrato. Nell’integrazione dei talenti di ognuno. In poche parole, eravamo obbligati a integrare le idee.

In realtà andò così

Per quanto l’idea ci piacesse a tutti ci scontrammo con le nostre diversità. Ognuno aveva un metodo di lavoro è diverso. E questo ci faceva scornare in continuazione. Io avevo bisogno di leggere, incubare. Un collega, magari, preferiva condividere tutto dall’inizio.

Quanto avrei voluto un metodo che ci guidasse in questo processo!!!

Bosone X

Scoperta del fattore X

Strada facendo, anzi, aule facendo, la mia esigenza di orchestrare questi momenti veniva sempre più fuori. Eppure nulla sembrava risolverla. Fino a quando … Serendipity (piacevole coincidenza)!!!!

Sono entrato in contatto diretto con la formazione esperienziale. Il vero (dove per “vero” intendo l’acquisizione di una competenza in modo duraturo) apprendimento avviene quando si creano i contesti dove il partecipante è stimolato a utilizzare le proprie risorse e a scoprire dentro di il valore dei propri insight.

Ogni persona ha tutte le risorse al proprio interno per progettare il proprio sviluppo o lo sviluppo della propria azienda. Il ruolo di chi facilita questa crescita è quello di creare luoghi di apprendimento che liberino il potenziale e la creatività. Tutto ciò non può avvenire senza un metodo comune. Un approccio condiviso.

“Ecco quale è il fattore X che serve stimolare per realizzare progetti vincenti” mi sono detto al primo incontro scontro con questa metodologia (quindi ho scoperto che non mi avrebbero più pagato per parlare 😊, ma per qualcosa di ben più potente).

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Il modello Kaos Pilot

In Danimarca, una famosa scuola per leader, chiamata Kaos Pilot, ha completamente sposato questo modello e chi ha avuto la fortuna di vederli all’opera sa che tutto ciò che fanno rispetta questo spirito partecipativo.

Simon Kavanagh, il fondatore, è completamente consapevole che per realizzare un humus di trasformazione sostenibile, progetti brillanti e portati avanti da tutti in modo concertato, servono alcuni fattori:

  • Metodo di lavoro comune e Modelli operativi con output ben definiti,
  • Framework chiari e regole condivise
  • Mindset integrativo che guidi ogni progetto

Per chi ne volesse sapere di più, organizzano un bellissimo corso di quattro giorni in dove tutti questi argomenti vengono condivisi in modo esperienziale (già il viaggio per arrivare a Aarus, la città che ospita il corso, è esperienziale).

Kaos Pilot, in sostanza, utilizza proprio un modello esperienziale di co-design per facilitare lo sviluppo dei manager e dei leader (siano essi giovani con pochissima esperienza o adulti con diversi anni di vita aziendale alle spalle). E con questa modalità sta formando i politici Spagnoli (sarà magari non un caso che la Spagna va meglio di altri paesi? 😊), grandi aziende (se non sbaglio, la stessa FCA italiana sposa questo approccio).
Learning Accelerator Lab

Perché ve ne ho parlato proprio oggi

Connectance, la rete di formatori e consulenti di cui faccio parte, ha sposato la metodologia del co-design facendola diventare parte integrante del proprio DNA e trasformando ogni incontro in un momento di co-progettazione attiva, dove fornitori (formatori o consulenti) e clienti danzano dinamicamente seguendo i passi del metodo e liberando il proprio potenziale creativo e innovativo.

Il 6 ottobre a Milano presso Cascina Torrette, via Gabetti 54 (MI-San Siro) ne daremo un assaggio pratico e esperienziale. Verrà data la possibilità a chi partecipa di giocare con il co-design, affrontando problemi (condivisi dagli stessi partecipanti in modo anonimo durante una breve survey iniziale), elaborando idee, dando e ricevendo stimoli e spunti di riflessione. Non mancheranno sonore risate e momenti di gioco 😊

L’evento sarà a numero chiuso, per cui i primi che si prenoteranno avranno la possibilità di divertirsi con noi (pratichiamo effettivamente anche il co-smiling, vi assicuro che è spettacolare).

Al seguente link, trovate maggiori informazioni sull’evento e le modalità di iscrizione: http://www.connectance.net/learning-accelerator-lab/

Per chi volesse maggiori informazioni, mandatemi una mail, chiamatemi, citofonatemi, inviatemi un piccione viaggiatore.

Buon co-design a tutti!

Fabio

PS: lo ammetto sono di parte… Secondo me è davvero un modo di lavorare fichissimo e potentissimo! 😊 Vi aspetto numerosi!!!!

#Connectance #LearningBySharing

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